La nuova sede dell’Università di Verona

Electaarchitettura pubblica un volume che illustra il recente e impegnativo intervento di restauro di Massimo Carmassi volto a recuperare e rifunzionalizzare l’ex Panificio militare nell’area della Caserma di Santa Marta – un complesso costruito a Verona su progetto del Genio militare austriaco e inaugurato nel 1865 – nuova sede della Facoltà di Economia dell’Università di Verona dal 2012. Realizzata in collaborazione con Iuav Studi e Progetti (coordinatore scientifico Marino Folin, direttore tecnico Mario Spinelli, coordinamento Maria Rosaria Pastore) e con l’ausilio di consulenti specialistici per il progetto di consolidamento, strutture e impianti, quest’opera riassume i punti fondamentali di una metodologia di intervento messa a punto e consolidata da Carmassi nell’arco di un’intensa attività di progettista-restauratore, ricca di esiti di altissima qualità.

Chiave di volta dell’intervento su questo austero manufatto industrial-militare, caratterizzato da una forte densità strutturale e da una notevole complessità volumetrica, è la definizione di una nuova strategia distributiva interna, capace di rispondere alle esigenze dell’Università (aule, studi dipartimentali, servizi agli studenti e ai docenti) mantenendo e anzi esaltando le qualità spaziali e materiali dell’edificio.

Di qui la decisione di ricollegare lungo l’asse longitudinale i diversi spazi del Panificio, utilizzando le tre corti a cielo aperto, chiudendole con una struttura leggera, come spazi di connessione e socializzazione; di qui la decisione di scavare il piano di calpestio delle corti sino al piano interrato e di realizzare due nuove scalinate di accesso alle estremità dell’edificio; di qui, infine, la scelta di sacrificare spazi marginali sul perimetro del manufatto per le nuove scale di sicurezza, che collegano i diversi livelli sino al piano di sottotetto.

Intimamente connessi a questa prima decisione progettuale sono gli interventi di conservazione della materia esistente – le tessiture murarie con i loro colori e irregolarità, il carattere artigianale delle strutture lignee delle coperture, la morbidezza dei pavimenti in pietra consumate dall’uso – e un attento progetto ed esecuzione dei nuovi interventi – pavimentazioni, divisioni interne dei vani non invasive, nuovi sistemi di risalita, coperture delle corti interne, infissi etc. – evitando di ricorrere a uniformi produzioni di serie e a materiali deperibili. Da queste scelte si evince che, per Carmassi, l’obiettivo cui ogni intervento di restauro deve tendere è l’armonia delle azioni di recupero dell’esistente e il sostanziale “rinnovamento” di un manufatto: la conservazione del patrimonio storico è un’opportunità da cogliere attraverso un progetto capace di combinare la suggestione degli spazi antichi con le trasformazioni necessarie a nuovi usi, contemperando l’eredità della tradizione con la cultura progettuale contemporanea.

Il volume – affiancandosi alla pubblicazione edita nel 2011 e che documenta il recupero per l’Università di uno dei due Silos granari esistenti nell’area di Santa Marta, anch’esso opera di Carmassi – restituisce dettagliatamente le diverse fasi dell’intervento: rilievo architettonico e documentazione dello stato di fatto; disegni di progetto (piante, sezioni, assonometrie di insieme e di dettaglio), illustrazione delle fasi del cantiere e, infine, un ampio servizio fotografico di Mario Ciampi.

Il testo critico introduttivo e il commento delle diverse sezioni dell’intervento sono di Marco Mulazzani.

L’ARCHITETTURA DI MASSIMO CARMASSI
la nuova sede dell’università di Verona, restauro e riuso
TESTI DI: Marco Mulazzani
FOTOGRAFIE DI: Mario Ciampi
COLLANA: Ad esempio
EDIZIONE: in italiano
PAGINE: 112
ILLUSTRAZIONI: 215 in b/n e a colori
PREZZO: 38 euro
ISBN: 978883709990-9
IN LIBRERIA: luglio 2016