
La filiera delle costruzioni rappresenta uno dei pilastri economici chiave del nostro Paese. Nel primo trimestre 2025 si contavano 752.277 imprese attive nel settore, pari a circa il 15% del totale nazionale (5.044.698)[1]. Un comparto produttivo particolarmente importante, che nel 2024 ha confermato la propria resilienza con una crescita del valore aggiunto dell’1,2% rispetto all’anno precedente. In un contesto segnato da incertezze economiche e instabilità geopolitiche, nel 2025 le imprese di produzione, distribuzione e servizi per il settore delle costruzioni (edilizia e impianti) si trovano in una fase di cauto ottimismo. Tuttavia, devono confrontarsi con una persistente carenza di manodopera specializzata e una resistenza all’intelligenza artificiale, ancora poco adottata in azienda. A testimoniarlo è l’ultimo Osservatorio SAIE, realizzato in collaborazione con Nomisma, con focus su formazione e intelligenza artificiale. L’analisi affronta i temi caldi del settore che saranno al centro della prossima edizione di SAIE – La Fiera delle Costruzioni: progettazione, edilizia, impianti, in programma alla Fiera del Levante di Bari dal 23 al 25 ottobre 2025.
Osservatorio SAIE: l’andamento economico e le preoccupazioni del settore
L’Osservatorio SAIE conferma come il settore delle costruzioni sia in uno stato di buona salute. Il 13% delle imprese prevede infatti di chiudere il 2025 con un aumento del fatturato. Nel confronto con lo stesso periodo del 2024, il primo trimestre del 2025 è stato caratterizzato da una crescita dei ricavi per più di 1 impresa su 3 (34%), e per circa la stessa percentuale i ricavi sono rimasti stabili. Questa dinamica positiva è accompagnata non solo dalla soddisfazione per il portafoglio ordini, considerato adeguato da oltre la metà delle imprese del campione (52%), ma anche da livelli elevati di fiducia: quasi 1 impresa su 2 (48%) dichiara un livello di fiducia alto o molto alto nei confronti della propria situazione aziendale. Guardando al settore invece, emergono timori legati ai recenti shock geopolitici e all’incerto andamento economico nazionale. Ben il 76% del campione si dichiara pessimista rispetto allo scenario internazionale. Ma che cosa preoccupa maggiormente gli imprenditori? La fine dei bonus edilizi, l’incertezza normativa e la riduzione degli investimenti pubblici e privati sono i fattori che in questo momento rendono più scettiche le aziende. Tra gli incentivi, invece, Bonus ristrutturazioni, Superbonus 65% ed Ecobonus sono state tra le misure considerate più apprezzate.
Il settore delle costruzioni e gli investimenti per la formazione
Passando all’ambito risorse umane, 1 impresa su 4 prevede di assumere nuovo personale nel prossimo trimestre, con una media di due nuove unità per azienda. In particolare, le figure più ricercate risultano essere impiegati (67%), ingegneri (33%) e operai, questi sia specializzati che non (entrambe le tipologie al 25%). In particolare, la rilevazione dell’Osservatorio SAIE conferma che gli operai altamente specializzati sono i profili più difficili da reperire. I motivi? Mancanza di candidati sufficientemente qualificati (66%), competenze non adeguate rispetto alle esigenze aziendali (34%) e scarsa disponibilità nella zona geografica di riferimento (31%), con una maggiore incidenza nel Nord Italia, sono le principali difficoltà incontrate dalle aziende. Questo ha delle ripercussioni sulle attività produttive: il 31% delle aziende dichiara di avere subito una perdita economica, il 26% ha registrato un ritardo nelle consegne e, infine, il 9% non ha potuto partecipare a determinati bandi proprio a causa della mancanza di personale adeguato. A fronte di questa carenza, oltre 7 aziende su 10 (72%) dichiarano di assumere profili con minore esperienza. Le aziende stanno investendo dunque maggiori risorse in formazione, attivando anche partnership con ITS e/o scuole di alta specializzazione. Non sorprende che la formazione tecnica e specialistica sia al secondo posto tra le aree prioritarie di investimento, preceduta solo dalla formazione sulla sicurezza sul lavoro. Per gli imprenditori, l’investimento in formazione è l’elemento chiave per incrementare le competenze, aumentare la produttività e migliorare l’immagine aziendale/employer branding. Tuttavia, il budget rimane contenuto, attestandosi sotto i mille euro per dipendente per più di 6 imprese su 10 (66%), con solo il 13% delle aziende disposte a spenderne oltre duemila.
Il settore delle costruzioni e la resistenza verso l’IA
Ma qual è lo stato del settore rispetto all’uso di intelligenza artificiale e nuove tecnologie? Nell’applicazione dell’intelligenza artificiale, la filiera è ancora in fase di studio e valutazione: l’81% delle imprese non la usa, anche se il 35% di questi ha intenzione di integrarla in futuro. Le motivazioni che portano le aziende a non ricorrere all’IA sono diverse: mentre molte aziende dichiarano di non avere l’expertise necessaria per utilizzarla, altre sono già soddisfatte dalla propria organizzazione interna e preferiscono lavorare come hanno sempre fatto. Tuttavia, sono quasi 5 su 10 le aziende che prevedono di implementare l’intelligenza artificiale nei prossimi 2-3 anni. Chi la usa invece – circa il 19% – appartiene soprattutto al settore della Progettazione e dei Servizi, con prevalenza nelle imprese del Centro-Nord. Tra le aree di applicazione più frequenti, il marketing/comunicazione/CRM si colloca al primo posto, seguito da customer service e produzione. Tra i vantaggi principali nell’utilizzare l’IA, le imprese citano l’aumento dell’efficienza operativa, l’automazione dei compiti ripetitivi e il miglioramento del servizio clienti. Anche qui la formazione gioca un ruolo centrale, con più della metà delle aziende (58%) che sta organizzando corsi o intende farlo prossimamente.
“SAIE con il suo format concreto e coerente con le esigenze del comparto delle costruzioni, anche a Bari si consolida edizione dopo edizione come punto di riferimento per il settore – ha dichiarato Emilio Bianchi, Direttore di SAIE. L’ampliamento della superficie espositiva di SAIE Bari 2025, con tre padiglioni in più rispetto all’edizione 2023 e una partecipazione sempre più ampia di aziende e community tecniche, testimonia la crescita costante di una manifestazione che intercetta le reali esigenze del settore, edile e impiantistico. In un momento in cui la filiera è chiamata a confrontarsi con grandi sfide – dalla ricerca di figure qualificate alla transizione ecologica e tecnologica – SAIE rappresenta un’occasione concreta per aggiornarsi, creare nuove connessioni e guardare con fiducia all’evoluzione del comparto.”
La quarta edizione di SAIE BARI
Formazione, networking e aggiornamento professionale saranno tra i temi centrali della quarta edizione di SAIE – La Fiera delle Costruzioni: progettazione, edilizia, impianti, in programma a Bari, alla Fiera del Levante, dal 23 al 25 ottobre 2025. Ai quattro settori espositivi della manifestazione – Progettazione, Edilizia, Impianti, Servizi e Media – si affiancheranno le iniziative speciali, articolate in quattro percorsi tematici: SAIE Sostenibilità, SAIE Infrastrutture, SAIE Persone al Centro e SAIE Innovazione. L’edizione 2025 presenterà un format ulteriormente potenziato, grazie all’aggiunta di tre padiglioni, alla maggior superficie espositiva, alla presenza di 80 associazioni partner coinvolte e oltre 500 aziende espositrici, che presenteranno le più recenti novità per il mercato dell’edilizia e dell’impiantistica. Aree espositive tematiche, convegni, momenti formativi, contest, spazi di networking e dimostrazioni dal vivo animeranno i padiglioni, mettendo al centro il “saper fare” e offrendo ai professionisti in visita la possibilità di esplorare prodotti e soluzioni direttamente applicate.