In Europa metà dei giovani inquilini che condividono casa preferirebbe vivere da solo

Milano, 29 luglio 2025 – Uno studio recente condotto da HousingAnywhere, la più grande piattaforma europea di affitti a medio termine, rivela che in Europa il 52% dei giovani che vivono in appartamenti condivisi preferirebbe abitare da solo, mentre il 48% non ha problemi a dividere l’appartamento con dei coinquilini. Il dato evidenzia come chi preferisce vivere da solo superi, seppur di poco, chi si trova a proprio agio nella convivenza. Nei Paesi Bassi, per esempio, il 60% dei giovani inquilini dichiara di preferire questa situazione, a differenza di Spagna e Italia, dove la condivisione dell’alloggio viene apprezzata maggiormente.

Per questa ricerca, HousingAnywhere ha intervistato oltre 3.100 soggetti tra i 18 e i 34 anni che hanno affittato un appartamento negli ultimi sei mesi o che ne stanno cercando uno. La piattaforma aiuta studenti e professionisti a trasferirsi con facilità, sia all’estero che all’interno del proprio paese.

In Italia, quasi la metà degli intervistati (49%) vive in appartamenti condivisi, tra i valori più alti registrati nell’indagine. Dalla ricerca è emerso, invece, che solo il 16,5% dei giovani vive da solo.

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Con l’età cresce il desiderio di vivere da soli

Molti giovani adulti scelgono di condividere un appartamento con altre persone a causa degli elevati costi degli affitti, pur preferendo vivere da soli. I dati emersi dalla ricerca di HousingAnywhere lo confermano, rivelando una tendenza ben definita: con l’aumentare dell’età, diminuisce la propensione alla convivenza.

Secondo il sondaggio, il 46% dei coinquilini tra i 18 e i 20 anni esprime il desiderio di vivere da solo, una percentuale che sale progressivamente fino a raggiungere il 61% nella fascia d’età compresa tra i 30 e i 34 anni.

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Da Spagna a Paesi Bassi: come cambiano le preferenze tra paesi europei

Confrontando le risposte degli intervistati dei diversi paesi europei, emergono differenze significative. Mentre i giovani inquilini che condividono un appartamento nei Paesi Bassi (60%) e in Germania (56%) preferisce vivere da solo, questa percentuale scende leggermente nei paesi del sud Europa, come l’Italia (47%) e la Spagna (46%).

In particolare, in Italia oltre la metà di chi già condivide casa (53%) afferma di non riscontrare difficoltà nella convivenza, segnalando una maggiore apertura rispetto ad altri contesti europei.

Queste scelte non sono dettate solo da aspetti culturali, ma anche da fattori legati al mercato immobiliare, come la disponibilità di alloggi e il costo degli affitti. Secondo l’HousingAnywhere International Rent Index, nel secondo trimestre del 2025 il prezzo medio di un appartamento arredato è stato pari a €2.685 al mese ad Amsterdam, e a €1.800 a Milano.

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Come vivono i giovani affittuari in Europa?

L’indagine di HousingAnywhere fotografa una realtà eterogenea per i giovani inquilini in Europa che hanno recentemente trovato un appartamento in affitto o che lo stanno cercando. Quasi la metà (48%) condivide un appartamento con coinquilini, mentre solo il 21% vive da solo. Il 10% convive con il proprio partner e il 16% risiede ancora con i genitori o i tutori mentre è alla ricerca di un affitto. Il restante 6% ha una sistemazione diversa.

Nel caso dell’Italia, il 22% dei giovani in cerca di casa vive ancora con i genitori, una delle percentuali più alte d’Europa. Un segnale di un percorso verso l’autonomia abitativa più lungo rispetto ad altri paesi.

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Antonio Intini, CEO di HousingAnywhere, ha dichiarato: “Condividere una casa è un’esperienza che insegna collaborazione e responsabilità, soprattutto per chi si trasferisce in una nuova città. Allo stesso tempo, è importante che il mercato degli affitti sia in grado di rispondere sia alle esigenze di chi cerca indipendenza sia a quelle di chi preferisce la condivisione. Offrendo soluzioni abitative diverse – dalle stanze al co-living, dai monolocali ai bilocali – possiamo aiutare ogni persona a trovare la soluzione più adatta in ogni fase della propria vita”.

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Informazioni sui dati

 

Nel giugno 2025, HousingAnywhere ha intervistato 3.190 giovani che avevano affittato un alloggio tramite la sua piattaforma negli ultimi sei mesi o che stavano attivamente cercando una sistemazione in affitto in Europa.

 

Gli utenti avevano un’età compresa tra i 18 e i 34 anni: il 18% aveva tra i 18 e i 20 anni, il 36% tra i 21 e i 24, il 30% tra i 25 e i 29, e il 15% tra i 30 e i 34 anni.

 

Il 63% degli intervistati aveva già trovato una sistemazione in affitto, mentre il 37% era ancora alla ricerca.

 

Gli intervistati erano principalmente interessati a soluzioni in affitto in Germania, Italia, Paesi Bassi e Spagna, con una rappresentanza minore da Belgio, Francia, Portogallo e altri paesi europei. Più di 620 intervistati stavano cercando una sistemazione in Italia.

 

Il sondaggio include una suddivisione per paese basata sul luogo in cui gli inquilini desideravano trovare o avevano recentemente trovato una sistemazione in affitto. La nazionalità degli inquilini non corrisponde necessariamente al paese in cui stavano cercando casa, in quanto possono essere sia cittadini locali che internazionali.

 

Informazioni su HousingAnywhere

 

HousingAnywhere è la più grande piattaforma di affitti a medio termine d’Europa. Consente alle persone di affittare un’abitazione ovunque scelgano grazie a un’esperienza di prenotazione comoda e sicura. HousingAnywhere mette in contatto inquilini e proprietari verificati, consentendo loro di prenotare la loro nuova casa interamente online. Il brand opera in oltre 125 città in Europa e negli Stati Uniti e si rivolge principalmente a studenti e giovani professionisti di età compresa tra i 18 e i 35 anni che affittano un alloggio all’estero per un periodo da sei a dodici mesi. Con l’olandese Kamernet e la francese Studapart, HousingAnywhere rappresenta tre marchi in rapida crescita. I marketplace HousingAnywhere e Studapart hanno generato 60.000 prenotazioni nel 2024, mentre Kamernet ha registrato 80.000 abbonati paganti nello stesso anno. Con sede a Rotterdam, nei Paesi Bassi, l’azienda impiega 250 professionisti.