Fabbrica Italiana Contadina: da sogno a realtà apre le porte FICO

Uno straordinario gioco di squadra ha permesso a Bologna di realizzare il più grande Parco agroalimentare del mondo, concepito in chiave di valorizzazione del patrimonio pubblico e di rilancio del territorio, ma anche e soprattutto come laboratorio di riferimento per le sfide che si giocheranno i prossimi decenni intorno al cibo e alla sostenibilità, temi centrali per il futuro del pianeta.

L’inaugurazione di FICO è il risultato di un grande progetto collettivo e quindi dell’impegno dei tanti soggetti che hanno condiviso questa impresa: un’operazione nata e cresciuta a Bologna, dove intuizioni imprenditoriali, scelte amministrative, cultura manageriale e coraggio hanno trovato il loro punto d’incontro.

Tutto è cominciato nell’estate 2012, quando l’agroeconomista Andrea Segrè, da poco nominato alla presidenza del CAAB – Centro Agroalimentare di Bologna, insieme al direttore generale CAAB Alessandro Bonfiglioli elaborarono il primo concept di un grande Parco agroalimentare, ideato quale opportunità di risanamento dell’ente e rinnovamento della sua mission istituzionale.

Il progetto di una “cittadella del cibo e della sostenibilità”, presentato al sindaco di Bologna Virginio Merola e al vicesindaco Silvia Giannini, ottenne l’immediato via libera del primo cittadino. Il successivo incontro dei vertici CAAB con Oscar Farinetti di Eataly (30 novembre 2012) innescò il percorso che si sta oggi concretizzando in FICO, la Fabbrica Italiana Contadina così battezzata da Farinetti. Alcuni mesi dopo, il primo luglio 2013, toccò al Consiglio Comunale di Bologna approvare formalmente la proposta di realizzazione di FICO nell’area CAAB: il Centro Agroalimentare di Bologna è infatti una società all’80% partecipata dal Comune. Il passaggio istituzionale si è poi perfezionato il 13 settembre 2013 con la firma del Protocollo di Intesa per FICO fra CAAB, Comune di Bologna, Provincia di Bologna e Regione Emilia Romagna.

La realizzazione di FICO doveva naturalmente prevedere un’adeguata copertura economica: per questo CAAB ha nel frattempo avviato un’azione capillare di fundraising privato a sostegno del progetto, che non doveva costare un centesimo ai cittadini: questo il presupposto alla base di Fabbrica Italiana Contadina.

Pressoché immediato il riscontro a favore della start up di FICO, accolta in pochi mesi dal sostegno di una trentina di investitori che hanno conferito il capitale necessario a garantire l’avvio del progetto (40 milioni di euro). Il 7 dicembre 2013 è avvenuta la presentazione del progetto alla città e il 19 dicembre 2013 la società Prelios Sgr ha vinto la gara indetta per la gestione del Fondo PAI, Parchi Agroalimentari Italiani, costituito il 4 febbraio 2014 con capitale di 96 milioni di cui 55,5 milioni di euro per l’apporto CAAB e 40,5 milioni di euro di impegni di sottoscrizione irrevocabili da parte di investitori qualificati privati. Nell’ottobre 2014 si è quindi costituita la Società di Gestione Eataly World, guidata dall’AD Tiziana Primori, con il compito di elaborare, realizzare e promuovere il progetto del Parco Agroalimentare di Bologna, rappresentazione permanente delle eccellenze della filiera del cibo dai campi alla tavola.

Passaggio determinante per la realizzazione di FICO è stato lo spostamento del mercato ortofrutticolo di CAAB. Nella primavera 2015, con la sottoscrizione dell’accordo di trasferimento da parte dei grossisti e operatori del mercato, hanno preso il via i lavori per la realizzazione della Nuova Area Mercatale, inaugurata il 4 aprile 2016 alla presenza dei Ministri delle Politiche Agricole Maurizio Martina e dell’Ambiente Gian Luca Galletti. Da questo momento il cantiere per la realizzazione di FICO è entrato nel vivo dei lavori. Nel giugno 2016 si è infine costituita la Fondazione FICO per l’educazione alimentare e alla Sostenibilità, presieduta da Andrea Segrè: l’anima scientifico – divulgativa di FICO istituita per promuovere l’educazione alimentare e il consumo consapevole attraverso la ricerca scientifica e la formazione. Un’iniziativa realizzata in partnership con il Ministero del l’Ambiente, il CREA e quattro Università italiane. Il 15 novembre 2017 è la data ufficiale di apertura al pubblico del Parco Agroalimentare FICO Eataly World