Seconda Convention delle Associazioni Internazionali del Vetro

Un successo di numeri, partecipazioni e ritorni, quello siglato dalla seconda Convention delle Associazioni Internazionali del Vetro, sostenuta da Vitrum e ICE Agenzia e svoltasi tra il 6 e il 7 giugno a Murano (Venezia).
Sessioni tecniche incentrate sui principali focus del settore; momenti di confronto; eventi collaterali ad ampio respiro artistico e culturale: la nuova edizione della due-giorni muranese ha consolidato la volontà degli organizzatori e di tutti i rappresentanti delle principali associazioni mondiali del Vetro a portare avanti – insieme – un lavoro di concertazione che, negli anni, potrà essere ulteriormente strutturato e arricchito, con sempre maggiore qualità e puntualità.
L’evento ha confermato gli esiti del primo appuntamento tenutosi, sempre a Murano, a giugno 2017 e dell’incontro, svoltosi il 4 ottobre 2017, durante la 20a edizione di Vitrum, il Salone internazionale del Vetro di Milano. Punto di incontro ufficiale del vertice la Stazione Sperimentale del Vetro, centro di ricerca e laboratorio altamente qualificato, accreditato a livello internazionale per indagini, studi, analisi e, in generale, il progresso tecnico dell’industria vetraria.

“Questo secondo incontro con le Associazioni Internazionali del Vetro è la conferma dell’importanza di intercettare i bisogni reali del mercato e dei suoi protagonisti. Ma siamo solo all’inizio perché, se l’anno scorso abbiamo posto le basi di un percorso assolutamente innovativo nel settore, quest’anno siamo riusciti a definire la road map delle priorità da perseguire, consapevoli che i risultati concreti potremo osservarli solo nel medio-lungo periodo. E, se la Convention di Murano può oggi confermarsi come l’appuntamento primaverile annuale del Vetro per eccellenza, a Vitrum 2019 (a Milano dal 1° a 4 ottobre) avremo sicuramente l’occasione per aggiornarci e rilanciare i nostri propositi di far crescere il valore del comparto in tutto il mondo”, ha dichiarato al termine dei lavori il presidente di Vitrum, ingegner Dino Zandonella Necca.

“Negli ultimi dodici mesi – ha spiegato l’ingegner Laura Biason, direttore di Vitrum – seguiti alla prima edizione della Convention abbiamo portato avanti un intenso lavoro di relazioni volto a rafforzare i legami con tutti i rappresentanti che già avevano partecipato lo scorso anno, ma anche a coinvolgimento di nuovi attori del settore. Ci siamo riusciti e questa, per noi, è un’altra grande soddisfazione perché significa che siamo sulla strada giusta. Abbiamo accolto nella nostra Community la Finlandia, new entry di quest’anno, e due nuove rappresentanze da Brasile e Slovacchia. Ma le novità non sono finite qui perché, grazie alla compartecipazione di intenti, abbiamo potuto implementare anche la rosa degli argomenti di discussione individuati un anno fa. Così, anche la comunicazione e l’informazione sono entrate a fare parte di diritto delle tematiche prioritarie, insieme con standardizzazione tecnica e produttiva, educazione e formazione, storia e cultura, energia e tutela ambientale. Il fattore ‘promozione’ è, infatti, imprescindibile per il nostro comparto, come per tutti gli altri settori del manifatturiero: a noi spetta il compito di trasmettere ai giornalisti e alle testate di riferimento la vera essenza del nostro lavoro, secondo un principio di concertazione che non potrà che portare vantaggi reciproci”.

Australia, Belgio, Brasile, Finlandia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Russia, Slovacchia, Spagna, Stati Uniti e Svizzera e, naturalmente, Italia. Da questi Paesi sono giunte le testimonianze al centro della Convention muranese 2018. Tutte le delegazioni partecipanti, nelle tre serrate sessioni dei lavori, hanno esposto case study, pianificazioni, obiettivi e, non da ultimo, bisogni.
“Esperienze tutte interessanti e, in alcuni casi, anche molto intense – ha fatto presente l’ingegner Zandonella – perché hanno imposto una riflessione collettiva. Rafforzare le attività di R&S ma anche assistere le imprese, soprattutto quelle piccole e medie, nel confronto con i termini legislativi del settore su scala nazionale e internazionale sono sicuramente punti fermi da tenere presenti. È emerso, inoltre, che in alcune aree (il caso specifico del Brasile è stato al centro di un lungo approfondimento) le congiunture economiche hanno inciso notevolmente sulla ‘salute’ del comparto e agli addetti ai lavori è stato richiesto uno sforzo collettivo per interventi mirati soprattutto in termini di formazione per assistere e preparare gli operatori locali a fronteggiare le logiche competitive del mercato globale”.

“La nostra idea di Community – ha aggiunto l’ingegner Biason – si esplica una volta di più in questi contesti, perché condividere non solo i progetti e i risultati raggiunti, ma anche le difficoltà affrontate o quelle attuali consente di osservare le problematiche da più punti di vista differenti. E, quindi, spesso di trovare una chiave di lettura che si può rivelare vincente”

A corollario dei lavori, un gradito programma di eventi collaterali che ha presentato ai delegati e ai rappresentanti delle 15 testate specializzate altre due meravigliose declinazioni della tradizione vetraria dell’Isola di Murano. La giornata di giovedì 7 giugno è stata, infatti, inaugurata dall’esibizione di Lisette Caputo, appassionata perlera e promotrice di Arts’ connection, il festival nato per sostenere la rinascita del vetro di Murano attraverso la cultura. Lisette Caputo ha illustrato dettagli e fasi di lavorazione delle perle di vetro, secondo l’antichissima tradizione locale che oggi è portata avanti soltanto da una cinquantina di “irriducibili” artigiane e artiste. Attento e partecipe, il pubblico internazionale non ha esitato ad approfondire gli aspetti più complessi e suggestivi di questa lavorazione e del materiale Vetro.
Nel pomeriggio, dopo un tour esclusivo alla scoperta delle bellezze della laguna veneziana, l’intera delegazione si è recata sull’Isola di San Giorgio Maggiore, dove ha sede “Le Stanze del Vetro” (rinomato spazio culturale nato dall’iniziativa congiunta di Fondazione Giorgio Cini e Pentagram Stiftung), per una visita guidata alla mostra “Una fornace a Marsiglia. Cirva”, a cura di Isabelle Reiher (direttrice del Centre International de Recherche sur le Verre et les Arts plastiques di Marsiglia) e Chiara Bertola (responsabile per l’arte contemporanea della Fondazione Querini Stampalia). La visita è proseguita con la tappa alla splendida Basilica di San Giorgio, progettata dal Palladio, e al Vatican Chapels, il primo Padiglione della Santa Sede alla Biennale Esposizione Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia.