24MAX rilascia il Credit Report 2022. Overview 2021 e previsioni 2022

24MAX, società di mediazione creditizia del Gruppo RE/MAX, ha rilasciato il Credit Report 2022 che contiene una overview del mercato creditizio nel 2021 e le previsioni per l’anno in corso. Nel Report vengono analizzati gli andamenti del mercato messi a confronto con i dati registrati dall’Ufficio Studi di 24MAX sulla base del transato reale. All’analisi quantitativa viene associata un’analisi qualitativa con l’identikit sociodemografico di chi richiede un mutuo.

ANDAMENTO MERCATO CREDITIZIO 2021
Il 2021 è stato contraddistinto dall’orientamento espansivo della politica monetaria, con condizioni di finanziamento molto favorevoli, che ha determinato un incremento della domanda e dell’effettiva erogazione di mutui. Un aumento favorito dalla maggiore fiducia dei consumatori, dai tassi di interesse ai minimi storici e dalle agevolazioni governative quali Ecobonus, bonus fiscali dedicati al mondo della casa e dei condomini, Decreto Sostegni bis e Bonus prima casa Under 36 che hanno risvegliato una domanda latente, andando ad influire sull’andamento complessivo delle compravendite.
“Negli ultimi 24 mesi il tasso fisso ha giocato il ruolo principale in un mercato finanziario che ha continuato ad essere ai minimi storici”, afferma Riccardo Bernardi, Chief Development Officer di 24MAX. Visione confermata dall’analisi del transato elaborato dall’Ufficio Studi di 24MAX da cui emerge che nel 2021 quasi il 90% dei mutui erogati è stato a tasso fisso.

IDENTIKIT SOCIODEMOGRAFICO
Dall’analisi del transato di 24MAX tra chi ha richiesto un mutuo nel 2021, il 48,3% è coniugato. Il 36,1% è single, con una prevalenza degli uomini (58,5%) sulle donne (41,5%), sostanzialmente stabile nel corso dell’anno. Stabili per tutto il 2021 anche le richieste di separati e divorziati, che rappresentano in media il 9,8%, e dei conviventi (3,7%). In aumento nella seconda metà dell’anno la domanda di vedovi che scelgono di cambiare casa richiedendo un mutuo (passata dal 1,1% nel secondo trimestre al 2,5% del quarto, con una media annuale che si attesta al 2,1%).
Analizzando il panel per fasce d’età, i dati raccolti da 24MAX evidenziano nella fascia 35-44 anni il maggior numero di richiedenti (34,8%), seguita da quella dei giovani tra i 25 e i 34 anni che rappresentano in media il 25,1% su base annua. Una piccola quota, seppur significativa (2,6%), si registra nella fascia d’età dei giovanissimi (18-24). Le altre richieste si dividono equamente tra le fasce 45-54 per il 18,6% e over 55 per il 18,9%.
L’Ufficio Studi di 24MAX fornisce anche dati inerenti alla tipologia di contratto lavorativo di chi ha richiesto un mutuo nel corso del 2021. La netta maggioranza (77,8%) sono lavoratori a tempo indeterminato, seguiti dalle partite IVA (8,4%), dai lavoratori a tempo determinato (7%) e dai pensionati (6,8%).
Analizzando complessivamente le pratiche raccolte nel 2021, oltre il 97,2% si conferma destinato all’acquisto della prima casa, mentre i mutui richiesti per l’acquisto di una seconda casa rappresentano il 2,8%.

IL TRANSATO DI 24MAX NEL 2021
Nel 2021 l’intermediato di 24MAX è cresciuto del 61,3%, passando dagli 88 milioni di euro del 2020 a 142 milioni; parallelamente, la società ha messo a segno un sostanziale aumento del fatturato, pari all’82%, sfiorando quota 3,4 milioni di euro, con un notevole incremento dell’Ebitda. Lo scorso anno, complessivamente, le pratiche accese dai Credit Specialist di 24MAX sono state quasi 3.000, per un valore di circa 400 milioni di euro, di cui 1.146 già erogate per mutui dell’importo medio di € 129.943. Contemporaneamente alla crescita della domanda di mutui, è aumentata anche la capillarità di 24MAX con l’ingresso di 30 nuovi mediatori che hanno portato il network a quota 102 Credit Specialist, con l’obiettivo di raggiungere i 140 entro il 2022. Per il biennio 2023-24 il piano industriale di 24MAX prevede l’ampliamento del business nei comparti dei prestiti e delle cessioni del quinto, con un occhio attento al mercato online.

PREVISIONI MERCATO CREDITIZIO PER IL 2022
Se a inizio anno lo scenario già inquinato dalla pandemia non faceva prevedere un rialzo dei tassi, ora lo scoppio del conflitto in Ucraina costringe a rivedere queste previsioni. “In questa situazione di incertezza, per quanto riguarda i mutui, l’Euribor è ancora in negativo ma l’Eurirs che regola i tassi fissi è in aumento, e per il futuro sarà determinante l’andamento dell’inflazione. Se il livello attuale diventerà strutturale potrebbe essere inevitabile un intervento da parte della Bce sui tassi di interesse. E questo avrebbe un impatto diretto sulle rate dei nuovi mutui e su quelli a tasso variabile, mentre i fissi manterranno stabilità indipendentemente dagli eventi”, commenta Bernardi.
Per chi intende acquistare casa è necessario fare attente valutazioni in merito alla tipologia di mutuo. “Se per i tassi variabili la situazione è ancora stabile, oggi i mutui a tasso fisso sono già più costosi di quanto non fossero un anno fa, ma ancora a livelli bassi, destinati però a crescere. In generale anche per il 2022, potremmo prevedere una preferenza degli italiani per il tasso fisso, anche se potrebbe essere interessante iniziare a fare simulazioni su eventuali tassi variabili con rate protette”. In questo contesto, oggi più che mai, la consulenza di un mediatore creditizio come i Credit Specialist di 24MAX, operativi presso le agenzie immobiliari RE/MAX, sarà sempre più determinante per una scelta a lungo periodo come un mutuo che mediamente ha una durata di 20-25 anni. Secondo 24MAX già prima dello scoppio della guerra in Ucraina era molto difficile fare previsioni per il 2022 per via della pandemia, che potrebbe continuare a condizionare tutti i comparti economici, dalla macroeconomia all’economia reale delle singole famiglie. A ciò ora si somma il conflitto ucraino che aggiunge incertezza ad una eventuale crescita economica prevista dagli esperti.
Negli ultimi mesi il mercato immobiliare si è confermato effervescente e il sentiment delle 450 agenzie RE/MAX in Italia al momento non rileva un calo della domanda di immobili e quindi di mutui. “L’andamento oscillante delle borse nelle ultime settimane potrebbe far spostare capitali dal mobiliare all’immobiliare considerato storicamente fonte di maggiore stabilità”, commenta Marco Boidi, Head of Sales Network di 24MAX. “Il mondo delle banche è sicuramente propenso a proseguire anche nel 2022 con l’erogazione di mutui su volumi simili al 2021 e tutte le banche convenzionate con 24MAX, al momento, hanno confermato i budget per il 2022”.

SCENARIO ECONOMICO
Seppur ancora condizionato dall’andamento della pandemia e delle campagne vaccinali, il 2021 è stato a livello globale un anno di ripresa economica, positivo anche per il mercato immobiliare e creditizio. Negli ultimi mesi, però, tutta Europa è alle prese con l’aumento dell’inflazione, determinato in larga parte dal rincaro del prezzo dell’energia, e ulteriormente aggravato dal conflitto Russia – Ucraina.
La crescita del PIL in Italia, ben superiore alle attese, è rimasta elevata fino al terzo trimestre 2021, per poi rallentare nell’ultima parte dell’anno, iniziando a evidenziare i primi segnali di decelerazione degli investimenti da parte delle imprese. Dinamismo anche sul fronte occupazionale, che segna un complessivo incremento dei lavoratori. In generale, si rileva una maggiore propensione al consumo da parte delle famiglie, seppur ancora a livelli prudenziali.

ANDAMENTO MERCATO IMMOBILIARE RESIDENZIALE 2021 E PREVISIONI 2022
Il 2021 è stato contraddistinto da una forte ripresa del mercato immobiliare, così come non si vedeva da tanti anni. Secondo le analisi di transato elaborate dal Centro Studi di RE/MAX Italia, si è tornati alla ciclicità storica del real estate, con un fisiologico livellamento tra i quarter. Lombardia con Milano e Lazio con Roma si sono confermati motori trainanti del mercato immobiliare italiano. La domanda si è riversata fuori dalle grandi città dove i costi sono inferiori e le case rispondono alle nuove esigenze abitative derivanti dalla pandemia.
“Il 2022 sarà contraddistinto da diversi fenomeni tra cui la ‘rivincita dei piccoli comuni’, capaci di offrire il miglior rapporto comfort abitativo/prezzo; una carenza di offerta che verrà via via compensata dall’immissione sul mercato di immobili ‘fermi’ a causa dei deprezzamenti degli anni passati; l’efficientamento energetico di vecchi edifici, che rende gli immobili da ristrutturare più appetibili anche in ottica di investimento, a fronte del significativo aumento del costo dell’energia e dell’inflazione”, spiega Dario Castiglia- Ceo & Founder di RE/MAX Italia. A queste considerazioni si aggiunte il fatto che gli immobili siano da sempre considerati un argine nei confronti dell’inflazione, spingendo ad investire nel mattone, ritenuto storicamente bene rifugio.

NETWORK BANCHE AFFILIATE A 24MAX
Ad oggi, sono 21 gli accordi bancari in vigore tra 24MAX e i seguenti istituti di credito: Agos Ducato S.p.A., Banca di Credito Cooperativo di Roma, Banca Credito Valtellinese S.p.A., Banca Nazionale del Lavoro S.p.A., Banca Progetto S.p.A., BiverBanca S.p.A., Cassa di Risparmio di Asti S.p.A., CheBanca! S.p.A., Compass S.p.A., Crédit Agricole Cariparma S.p.A., Crédit Agricole Carispezia S.p.A., Crédit Agricole FriulAdria S.p.A., Fincontinuo S.p.A., IBL Banca S.p.A., Ing Bank N.V. – Milan Branch, Centro Veneto Bassano, Extrabanca, Banca Popolare Sant’Angelo, Prestiamoci S.p.A, Banca Centro Lazio e Younited.